Anche mamma, soprattutto nelle ultime settimane di vita, ha più volte attirato la nostra attenzione indicando con la mano le pareti della stanza, a volte con sguardo sereno, a volte con il volto preoccupato: allucinazioni, sogni ad occhi aperti, visioni? Mancando anche la comunicazione verbale non siamo in grado di dare una risposta!

Anche con lei ho vissuto l'esperienza dell'ultimo saluto. Dopo esser rimasta con gli occhi pressocché chiusi per tutta la mattinata, una sorta di precoma, intorno alle 14,30 mentre cercavo di farle prendere un po' di acquagel, approfittando della bocca semichiusa, riapre gli occhi: la chiamo, mi guarda come se volesse dirmi "non serve più", piango e, nel frattempo, tira tre respiri molto pesanti e vola via.

Nella notte del 25 gennaio una persona amica ha sognato mamma: "Stanotte l'ho sognata, è stato molto strano: stavamo in macchina e dovevo portarla a casa. Ci siamo fermati dove c'era prima la lavanderia di Rosa e Giusy per una manifestazione dei tifosi della Salernitana. Le ho chiesto se potevamo vederla e mi ha chiesto cosa si festeggiava. Ho detto una cosa e una data strana: si festeggia l'aumento demografico di Salerno del 1926. Forse stanca si è messa in macchina e voleva andare via: quando l'ho fermata, è scesa dalla macchina e si è avviata verso la locomotiva. Prima che la raggiungessi è caduta e ho notato che perdeva un po' di sangue. Non sono riuscito a fermarla ed è andata via senza di me. I sogni sono così strani e difficili da comprendere. Spero che mamma preghi per tutti noi.

Il giorno 11 febbraio è arrivata una seconda comunicazione: "Una decina di giorni fa sognai Rita, stava benissimo, ... eravate a casa di mia madre e c'era anche mio padre. Era serena, bella ... aveva in braccio una bimba ...". E chi ha letto del sogno relativo a mio padre trova una incredibile conferma!

Infine è arrivata comunicazione del seguente sogno nella notte del 9 febbraio: "Eravate tu e tua mamma bloccati dalla pioggia in una casa nella zona orientale di Salerno. Erano presenti: un sacerdote perché tua mamma stava male, due nostre amiche, una delle quali fuori al balcone della cucina (quando smetteva di piovere) al telefono, ed un tuo amico in bagno con te (ed io avevo dimenticato che ci fosse) ma non so chi fosse. Ero molto mortificata che fosse venuto il sacerdote in quella casa sporca (che non lo è mai stata nella realtà). Tu dovevi andare con tua mamma a fare una visita ad un parente ammalato ma non potevate muovervi per la pioggia. Mi dicevi che non aveva importanza (il disordine?).